Nel 1972, sing out organizza, con la supervisione di Padre Michele Casali, lo spettacolo al Teatro Manzoni di Bologna in favore delle missioni dei Padri domenicani in Brasile.
Fu, di fatto, l'ultimo spettacolo del gruppo.
Qui di sotto, un rarissimo documento video dello spettacolo che mi è costato "lacrime e sangue".
I video originali ereano due: uno girato con una telecamera posta frontalmente e l'altra di lato. La qualità video del primo è scadente; accettabile la seconda. In entrambi i casi l'audio è accettabile.
I video originali sono stati registrati su supporti magnetici differenti e ho dovuto affidarmi ad un "service" esterno che ha prima provveduto al restauro dei nastri, poi alla digitalizzazione e, infine, alla masterizzazione su DVD.
Di seguito la registrazione audio originale digitalizzata "remastered".
La qualità è buona.
Presentazione Padre Michele Casali
Innanzitutto, grazie.
Spetta a me come uno fra i tanti confratelli qui in Italia che seguono i fatti, le
opere dei nostri padri del Brasile aprire questa serata; solo due minuti, vi
chiedo due minuti.
Parlare della nostra avventura, la chiamo così in Brasile, dei nostri padri può
sembrare in questi tempi una favola.
Comincia quest'avventura nel 1936: tre nostri padri di Bologna, Padre Acerbi,
Padre Cencini e Fra d'Orvy, partono per il Brasile.
Il nostro provinciale, il nostro consiglio provinciale, aveva approvato il
desiderio di fondare una missione nell'interno del Brasile.
Però era un'avventura, perchè questi tre uomini partivano soli e avevano solo
una sicurezza: sapere quello che volevano, volevano fondare questa missione.
Forse potevano appoggiarsi un po' ai nostri domenicani francesi che erano in
Brasile ma nient'altro.
Parlare coi vescovi, accordarsi con essi, trovare una zona, costruire le
residenze, tutto doveva essere ancora affrontato e operarono subito con ottima
strategia.
Da un lato fondarono una casa vicino a San Paolo ("vicino" in Brasile vuol dire
500, 600 km) all'interno, a Santa Cruz, una piccolissima cittadina che è rimasta
sempre tale ancora oggi è un tipico esempio di paese di frontiera si potrebbe
dire.
Lì si impratichivano della lingua, lì prendevano contatto con una nuova
mentalità, lì infine si preparavano al salto ad entrare nel vero interno del
Brasile.
Subito costruirono un seminario; era l'inizio per cercare delle forze anche
brasiliane.
Dall'altro lato subito dopo Goias: una cittadina all'interno a circa 1200, 1300
km da San Paolo esistente più sulla carta, capitale dello
Stato di Goias grande
il doppio dell'Italia ma assolutamente sconosciuto.
Solo 100.000 abitanti in tutto questo stato grande quanto il doppio dell'Italia
ma un numero lunghissimo di kilometri e kilometri per spostarsi da una residenza
all'altra.
E poi c'erano gli indios.
Fecero bene questi tre padri, fecero bene i primi che vennero in ausilio loro
tant'è che pochi anni dopo la Santa Sede approvando questo lavoro affidò i
nostri padri una missione ufficiale, un territorio, Santa Cruz d'Oraguaya di
110.000 km un terzo dell'Italia con solo qualche migliaio di abitanti e in più i
famosi indios Xavantes e
Carajas.
Niente strade, si poteva andare solo a dorso di mulo o in piroga.
Installare cappelle, visitare villaggi, incontrare gli indios richiedeva più
tempo che il parlare il viaggiare.
Per incontrare per alcune ore questi indios bisogna far giorni e giorni di
strada.
Piano piano la missione si assestò.
Vennero poi le suore domenicane anch'esse italiane, bolognesi in parte le suore
di San Luca le Imeldine e del rosario di Melegnano.
Quell'avventura di ieri oggi è una buona realtà.
Le suore sono circa 200, i padri, la maggior parte ormai brasiliani, nuovi
padri, 35; uno di essi proprio un mese fa è stato consacrato vescovo di una
nuova diocesi, Porto Nacional, grande anch'esso circa un terzo dell'Italia.
Anche per lui un lavoro particolare: 15 o 20 sacerdoti, 150.000 abitanti,
estensioni di 700, 800 kilometri.
Basta immaginare questo: è veramente un problema; questo nostro padre Celso
Pereira ha studiato a Bologna è stato uno dei primi frutti della missione del
Brasile.
Ora però dicevo ormai una realtà la nostra missione; oggi le fondazioni tra
suore e frati sono 21 le case di cui sei parrocchie con 160.000 abitanti (notate
bene 25.000 abitanti per parrocchia in media, ce n'è una di oltre 40.000); una
parrocchia con tre o quattro frati per 40.000 persone, 25 cappelle da servire
cioè dove si cerca di dir messa ogni tanto distanti 20, 30, 50 e più kilometri.
Alcune chiese e conventi già costruite altre da costruire con un particolare:
tutti molto poveramente per somigliare, per affiatarsi con la popolazione
dell'intero del Brasile veramente povera, in umiltà.
Quattro ospedali, due orfanotrofi quattro scuole, due asili nido, un ricovero e
tantissimi altri impegni.
Il lavoro è estenuante, dicono, ma le soddisfazioni sono grandissime; la
popolazione riceve bene questo anche dove è arrivata bene la civiltà, anche dove
evoluta nella stessa citta di San Paolo in periferia dove siamo, è rimasta una
popolazione semplice, genuina, autentica, non toccata dal cosiddetto progresso.
I nostri padri sono uniti alla popolazione, ne condividono la sorte e la povertà
e per essa hanno subìto e subiscono anche delle persecuzioni
I risultati, credo sia evidente, scaturiscono da questa unione profonda con Dio
e con le anime; c'è del vero amore.
Per presentarvi questa situazione (è questo che hanno chiesto i missionari: di
farsi conoscere, vuole che li facciamo conoscere): c'è il problema economico
certamente ma c'è anche un problema di informazione.
Loro lavorano là e vogliono sapere che qui sono informati di quel che fanno.
Per presentarvi questa realtà abbiamo chiamato i ragazzi di Bologna, i ragazzi
del Sing Out.
Sono giovani, tutti lavorano o studiano senza senza eccezione.
Il tempo per cantare le loro convinzioni lo traggono dal tempo libero e
trasmettono queste convinzioni col felice linguaggio della musica.
In questi giorni (forse li dovrete scusare) hanno tolto anche molto tempo al
lavoro, allo studio e al sonno; senso di responsabilità, paura di un pubblico
importante e di un teatro grande.
Perché abbiamo scelto loro? Si poteva scegliere un'artista, un grosso nome;
perchè quanto dicono è affine a ciò che ha portato là i nostri padri e affine
alle nostre convinzioni ai motivi per cui lavoriamo; quindi tutto il loro
discorso, a prescindere dal fatto che saranno bravi o meno, è un discorso che
noi condividiamo.
Credono che la vita sia bella, che l'uomo sia buono, che l'amore si un'arma
risolutiva, che siamo tutti figli del medesimo Padre.
Sono aspetti di verità evangelica, dobbiamo ricordarlo; forse ne abbiamo perso
il senso.
Sarà un discorso ingenuo; molti diranno così.
Però credetemi: è un'ingenuità che mi auguro e auguro a tutti.
Una preghiera: ascoltateli, comprendeteli e giudicandoli siate amici non
critici.
Grazie
Primo tempo
- Intro + Viva la Gente
Se qualcuno crede che
© parole e musica Up With People
prima o poi arriverem
incominci il viaggio insieme a noi.
Viva la gente la trovi ovunque vai
viva la gente simpatica più che mai
se più gente imparasse a volersi un po’ più ben
avremmo meno gente difficile e più gente di cuor. - Veglia alle stelle
Lassù nel ciel che buio appar, io penso a te o mio Signore.
Io penso al mal che al mondo c’è, e penso che o mio Signore
l’uomo potrà trovare in sé la forza di scoprire Te.Signore fa che noi viviam per costruire un mondo nuovo
e che possiam lasciarlo un dì un pò migliore di quel che è ora.Ed in quel dì io troverò quel che cercai in questa vita
© parole e musica Corrado Castellari Voce Gian Paolo Todeschini
e che mai più lasciar potrò, se non verrò verso di Te.
- Il Vietcong
Il Vietcong è mio fratello
io lo seguo nel pantano,
quando uccide, quando spara,
e gli dico: “Perché spari?”.Il Vietcong ha gli occhi a mandorla
ma non sbaglia un solo colpo.
Io gli dico: “Perché spari ?.
Mai più guerre, mai più guerre”.Chi ha ucciso mio fratello
il più bello della terra,
egli aveva gli occhi azzurri,
egli aveva gli occhi a mandorla.Il marine è mio fratello,
io lo seguo sulla jeep
quando spara, quando uccide
e gli dico: “Perché spari?”.Il marine ha gli occhi azzurri,
ma non sbaglia un solo colpo.
Io gli dico: “Perché spari ?.
Mai più guerre, mai più guerre”.Chi ha ucciso mio fratello...
Tutta l’acqua dell’oceano,
tutti i pozzi di petrolio,
tutti i fiumi della terra,
tutto il sangue delle vene,
mai potranno cancellare
quella macchia rossa e nera
maledetta sia la guerra
mai più guerre, mai più guerre.Chi ha ucciso mio fratello ...
© parole e musica Sing Out PARMA Voce Mariangela Fantozzi
- Oh Libertà
I carri armati vincon sempre
contro dei ragazzi armati solamente
di speranze e di bandiere
e c’è chi ha preferito alla violenza
la morte con il fuoco in nome tuo, libertà.Oh libertà, oh libertà in quante parti
del mondo tu stai morendo, libertà, libertà.Tra le foreste, le paludi e le risaie
vive un popolo che lotta
da vent’anni senza soste
e scorre il sangue degli uomini
che ancora non han conosciuto te, libertà.Oh libertà, oh libertà .....
Ovunque un uomo è giudicato
dal colore della pelle,
ovunque con la forza fan tacer
chi vuol parlare.
Ovunque credono che la violenza risolva qualche cosa muori tu, libertà.Oh libertà, oh libertà .....
Ma son tanto ormai che sparsi
per la terra stan lottando per un mondo
un po' più libero e più giusto
anche se talvolta sbagliano
e smarriscon la tua strada, cercan te, libertà.Oh libertà, oh libertà .....
© parole e musica Mario Zaniboni Sing Out BOLOGNA Voce Paola Zaniboni
- Di che colore è la pelle di Dio?
"Buona notte" dissi al mio bambino
tanto stanco quando il giorno finì
allora chiese: "dimmi papà
la pelle di Dio che colora ha?"Con occhi innocenti egli mi guardò
mentire non potevo quando domandò
"perché le razze si odian papà
se Cristo č morto per l’umanità?""Questo, figliolo, non continuerà
l’uomo alfine imparerà
come dobbiamo vivere noi
figli di Dio da ora in poi".Disse un uomo alla terra un dì
per vivere unita sei fatta tu
un mondo nuovo può iniziare da te
tutte le tue razze son un vanto per te.Di che colore è la pelle di Dio,
© parole e musica Up With People
di che colore è la pelle di Dio,
è nera, rossa, gialla, bruna, bianca perché
Lui ci vede uguali davanti a sé
Lui ci vede uguali davanti a sé.
- Un nuovo domani
Vien di qua,
vien di là,
corre gente che s’impegna
nel mondo di domani.Percorreremo i continenti e tutti i mari
e si vedranno ogni cielo solcare.
Nessun li fermerà
non c’č confine che potrà
fermarli finchè ogni cuor
con nuovo ritmo batterà.Vien di qua,
© parole e musica Up With People Voce Gian Paolo Todeschini
vien di là,
corre al traguardo di chi vuole
fare un domani nuovo.
- La scintilla
Il fiume verso il mare per morire,
il sole troppo alto per bruciare,
il mondo di ieri
non s’è fermato mai ad ascoltar
la parola dell’uomo
buona ma lontana da noi.No, non è un sogno è tutto vero,
è un turbine di gioia e fratellanza,
un coro immenso
è l’uomo che lo grida al mondo inter,
il suo amore sincero
il suo amore per gli altri
che ha nel cuor.Ma oggi il nostro fiume è acqua chiara,
e l’acqua si č fermata per lavare
le nostre mani,
le mani che ci guidano all’amor
sono angeli neri
sono angeli bianchi,
tra noi.No, non è un sogno è tutto vero,
© parole e musica Corrado Castellari Voce Sandra Marcheselli
è un turbine di gioia e fratellanza,
un coro immenso
è l’uomo che lo grida al mondo inter,
il suo amore sincero
il suo amore per gli altri
che ha nel cuor.
- Prova un po'
Prova un po’ a dire che ogni uomo è uguale a te e vedrai l’amore.
Prova un po’ a dire che credi in Dio e troverai l’amore.
Se verso il cielo guarderai forse te stesso troverai.
Prova un po’ ad ascoltare me e a credere nelle mie parole.
Sai che puoi far di te un uomo che ha scoperto che non muore l’amor.
T’accorgerai che puoi rifarlo questo mondo e puoi farlo tu.
© parole e musica Giorgio Cavalli SIng Out BOLOGNA Voce Giorgio Cavalli
Secondo tempo
- Intro
- Gli occhi della gente
Guarda dentro gli occhi della gente che sta intorno a te
vedrai cose che tu non credevi di vedere mai
la tua segreta pena che a nessuno hai detto mai
dentro gli occhi della gente la vedrai.Cerca dentro il cuore di ogni uomo che incontrerai
capirai che in fondo siamo tutti uguali fra di noi
non c’è persona al mondo che non senta dentro sé
un desiderio di calore e sai perché.Guarda dentro gli occhi della gente che sta intorno a te
cerca dentro al cuore di ogni uomo che incontrerai
anche se difficile, anche se ti costerà
un tesoro senza fine troverai.Guarda dentro gli occhi della gente che sta intorno a te
cerca dentro al cuore di ogni uomo che incontrerai
troverai le cose che non hai trovato mai
dentro gli occhi della gente le vedrai.Non si vincerò la solitudine se ognuno pensa a sé
© parole e musica Mario Zaniboni Sing Out BOLOGNA Voce Paola Zaniboni
se una vera vita tu vuoi vivere incontro al mondo vai, non ti fermare mai.
- Io che rido che canto
Io che rido che canto Vivi ormai da anni lì seduta, con quel tuo sorriso dolce la tua vita che sorriso non ha.
© parole e musica Mario Zaniboni Sing Out BOLOGNA Voce Mario Zaniboni
Dal piccolo universo in cui sei chiusa vedi correre il mio mondo dove tu non potrai correre mai.
Mi domando cosa resta ormai nelle tue mani dopo il dolore che hai passato le speranze che hai perduto.
Ma i tuoi occhi leggono nel cuore, nei tuoi occhi c’è un amore che nessuno può ignorar.
E tu, che fin dal giorno in cui sei nato, mai nessuno ti ha badato mai nessuna mano ti accarezzò.
Mai nessuno asciugò il tuo pianto, mai nessuno ti ha insegnato cosa vuol dire un poco d’amor.
Passan gli anni e ti ritrovi grande e tu scopri che sei diventato uomo senza esser stato mai bambino.
Le ferite che ti porti in cuore, la tua rabbia, il tuo dolore chi potrà curarli mai.
Io, che vivo, che amo, che vedo, che sento, che rido, che canto,
io, che credo, che penso, che cerco, che trovo, che gioco, che vinco,
io, che so come parlare, so come difendermi, come tacere,
io, che mi credo d’aver nelle mani il destino e invece chissà.
Io so che tu sei lì per dirmi qualche cosa ma io non so cos’è,
io so che tu sei lì per dirmi qualche cosa ma io non so sentire
oppure, forse chissà, oppure, forse chissà son io,
che non voglio sentire, che non voglio vedere, che non voglio capire, non voglio sapere, non voglio, no!
Da quel giorno in cui tu hai sbagliato, tante volte hai già pagato ma nessuno ha più creduto in te.
E tu, che sei rimasta vecchia e sola, senza neanche una parola da chi ha ricevuto tutto da te.
Gente senza mani per donare, senza bocca per gridare, senza libertà per scegliere che vita fare.
Gente senza nome e senza volto che non cerco e non ascolto, che vorrei non veder mai.
Io, che vivo, che amo, che vedo, che sento, che rido, che canto,
io, che credo, che penso, che cerco, che trovo, che gioco, che vinco,
io, che so come parlare, so come difendermi, come tacere,
io, che mi credo d’aver nelle mani il destino e invece chissà...
Io so che tu sei lì per dirmi qualche cosa ma io non so cos’è,
io so che tu sei lì per dirmi qualche cosa ma io non so sentire
oppure, forse chissà, oppure, forse chissà...
son io, che non voglio sentire, che non voglio vedere, che non voglio capire, non voglio sapere, non voglio, no!
Io non voglio vedere, non voglio capire, non voglio sapere, non voglio, no!
- Un mondo da amare
E’ da un pezzo che non ridi più
io credo di capire sai
amico mio che cosa senti nel cuore.Certe volte anch’io mi chiedo se
in questo mondo esiste mai
qualcosa in cui valga la pena sperare.E’ difficile
è difficile, sì
restar sereni
quando tutto intorno sembra stia sul punto di crollare.Il mio amore a chi lo donerò
tu mi domandi ma
intorno a te c’è un mondo intero per amare.Un mondo intero tutto d’amare.
Anche io non tanto tempo fa
mi domandavo spesso sai
a questo mondo ma che cosa sto a fare.Le speranze, le promesse in cui
mi avevan fatto credere
giorno per giorno le vedevo crollare.E’ difficile
è difficile sì
da soli esser capaci
di trovar le proprie strade in questo strano mondo.Ma una volta preso il volo no
tu non mi fermerai
l’amore è come un viaggio che non ha ritorno.Un mondo intero tutto d’amare.
© parole e musica Mario Zaniboni Sing Out BOLOGNA Voce Sandra Marcheselli
- Bimbi
I bimbi sanno solamente
dipender dall’amor
essi hanno qualche cosa
di Colui lassù
pronti sempre a tender
la mano ad ognun
forse loro son migliori
per la lor semplicità.I bimbi ridono quando
sorge il sole
sanno sempre amar
essi non posson nascondere
quel che pensano.
Fossimo cosě anche noi...
fossimo cosě anche noi...Bimbi possiam essere ancora
anche se cresciam
basta che ci ricordiamo
ciò che i bimbi san
allora grati saremo
ad ogni sorgere del sol
solo se imparar vogliamo
ad essere più bimbi.I bimbi ridono quando
© parole e musica Up With People Voce Gian Paolo Todeschini
sorge il sole
sanno sempre amar
essi non posson nascondere
quel che pensano.
Fossimo così anche noi...
fossimo così anche noi...
- Se Dio Vuole
Oggi partirò
il mondo è da scoprir.
Non ne posso più
di vivere così.
La strada è lunga
ma qualcuno troverò.Se la fede c’è
non mi serve altro ormai.
Se Dio, se Dio vuole
una meta ci sarà.E se tu vorrai
io verrò con te
e ti seguirò
lungo il tuo cammino.
Tu lo sai che in due
non si ha paura mai.Tu lavorerai
ed io pregherò.
Se Dio, se Dio vuole
ci sorriderà.E giorno per giorno
tu lavorerai
e passo su passo
io verrò con te.
Il alto le mani
verso il cielo che non hai.Io son sicuro che
tanta gente ci seguirà.
Se Dio, se Dio vuole
incontro ci verrà.E giorno per giorno
tu lavorerai
e passo su passo
io verrò con te.
Il alto le mani
verso il cielo che non hai.Se la fede c’è
non serve altro ormai.
Se Dio, se Dio vuole
una meta ci sarà.
© parole e musica Sing Out GENOVA Voce Gian Paolo Todeschini e Mariangela Fantozzi
- Il mondo è il tuo paese
Chi ha tanta gente a cuore, non è mai giù
© parole e musica Up With People Voce Gian Paolo Todeschini
c’è il tipo che sorride e ti tira su.
Se di ognun ti curi, qui o lontan,
son tutti quanti al mondo tuoi paesan.
Non badavo ai miei vicin, non so perché
ma c’è troppa gente che fa come me,
qualcosa di nuovo proverò,
lascio entrare il mondo nel mio cuor,
sì lo farò, sì lo farò, sì.
Non vivo in gran città, ma ora so già che
i poveri e i ricchi tutti quanti intorno a me
se lo spirito dell’uomo salveran,
le gioie della vita subito ritorneran,
sì ritorneran, sì.
- Giovanna d'Arco
Andava da sola nei campi l’estate
dove il vento cantava una canzon
delle voci chiamarono quella semplice "fille"
rendendo più saldo il suo cuor.
Lasciò la sua casa, intraprese il cammin
che porta lontano, lontan.
Una ragazza sta andando da sola,
nessuno fermarla potrà.
Una fanciulla nel cortile
del castello tra i servi del re,
chiama qualcuno. Che cosa vorrà?
Si chiama Jeanne."Fatemi passar
io voglio entrar.
Vorrei vedere il Re".
Implora Jeanne.
Che cosa vuol dal Re
una come te?
Non sai nemmeno scrivere,
nessuno sa chi sei."Io voglio dei soldati,
una spada per me,
la nostra terra debbo liberar".Con il fragor del tuono
come l’onde del mar,
con le bandiere al vento li vidi galoppar.
Giovanna d’Arco lascia la città;
percorre la campagna cantando una canzon."Io voglio restare pura
come la luce del giorno
nessuno mi abbatterà".Giovanna è in cammino, mentre s’odon già
voci che le gridano: "E’ follia andar!".
Molti esitavano, temevan il Re,
ma furono convinti dalla voce di Jeanne."Io voglio restare pura
come un’ancella di Dio
nessuno mi abbatterà".Come fuoco al vento
fu la libertà,
colse il bagliore dell’armi,
rese saldi i cuor.
Iddio del cielo volgendo gli occhi in giù,
notò il baglior dell’armi
e la semplice "fille".
Giovanna che ubbidì
e nulla avea per sè,
in cattedrale diede
alla Francia un Re."Andando dal sola nei campi d’estate
dove il vento ti canta una canzon,
prenderai tu la strada che ti porta lontano
ovunque c’è da vincere il mal".Andava da sola nei campi l’estate
dove il vento cantava una canzon
delle voci chiamarono quella semplice "fille"
rendendo più saldo il suo cuor.Giovanna è in cammino, mentre s’odon già
© parole e musica Up With People Voce Paola Zaniboni
voci che le gridano: "E’ follia andar!".
Molti esitavano, temevan il Re,
ma fu salva la nazion
per la fede di Jeanne.
- Tutti hanno le ali
Se io fossi un gabbiano
so che riuscirei
a staccarmi dalla terra
e a volare via nel cielo.Solo allora io sarei
pulito e libero,
solo allora finirebbe
tutto il male che ho nel cuore.Ma non serve invidiar
gli uccelli del ciel
c’è chi dona a tutti le ali per volar.Tutti hanno le ali
tutti hanno le ali
e se solo volessero
potrebbero volare per il ciel.
Tutti hanno le ali
tutti hanno le ali
basta solo aver fede in Lui
sperare in Lui
e il cielo si aprirà.Oh Signore,
se io fossi una rondine
so che allora la mia vita
sembrerebbe più leggera.
Facilmente le mie pene
le sopporterei
e persino del dolore
io sarei pino di gioia.
Ma non serve invidiar
gli uccelli del ciel
c’è chi dona a tutti le ali per volar.Tutti hanno le ali...
© parole e musica Mario Zaniboni Sing Out BOLOGNA Voce Marco Pietrosante e Rossella Sabattini
- Viva la gente
Ho visto stamattina mentre andavo a lavorar
il lattaio, il postino e la guardia comunal.
Per la prima volta vedo gente attorno a me
ieri non ci badavo, non so proprio perché.Viva la gente la trovi ovunque vai
viva la gente simpatica più che mai
se più gente imparasse a volersi un po’ più ben
avremmo meno gente difficile e più gente di cuor.Dal nord e dal sud li vedevo arrivar
come grandi fiumi che discendon verso il mar
quasi una gran festa fatta apposta per un Re
vale più delle cose la gente attorno a me.Viva la gente la trovi ovunque vai
© parole e musica Up With People
viva la gente simpatica più che mai
se più gente imparasse a volersi un po’ più ben
avremmo meno gente difficile e più gente di cuor.
Foto
Hanno collaborato alla realizzazione dello spettacolo
- Vasco Chies per la realizzazione del logo di copertina (ufficio pubblicità "Buton")
- Ing. Arch. Gianni Gaibari
- Ceci Mangione per le coreografie
- Ugo Mariani
- Dott. Mazzoni, Direttore del Teatro Manzoni