C’è sempre il rischio di farsi prendere dalla retorica quando si parla dei "mitici" anni Sessanta: ma è proprio in quegli anni di slanci e di utopie che sing out, un fenomeno musicale e culturale nato negli Stati Uniti noto come Up With People - Viva la Gente, si è moltiplicato trovando discepoli e imitatori in tutto il mondo. Anche in Italia.
Nella seconda metà di quegli anni Sessanta tanti ragazzi e ragazze cominciano, sia individualmente che collettivamente, a scoprire che esistono "gli altri". E benché cresciuti in un benessere fino allora sconosciuto e nella suggestione di quei nuovi beni di consumo così luccicanti, promessa di una vita comoda, si guardano intorno e si accorgono delle disuguaglianze, delle ingiustizie, del bisogno di molti.
Ci sono giovani un po’ ovunque, e anche a Bologna, che questo nuovo bisogno di fratellanza, di solidarietà, di impegnarsi "per un mondo migliore", come allora si diceva, lo cantano e lo portano in scena. E con la generosità tipica della loro età non fanno differenza, nelle loro canzoni, fra la denuncia della miseria, l’esaltazione della libertà o la fede nella possibilità di realizzare le utopie con l’impegno personale.
Questo è stato sing out, questo è stato il sing out Bologna.
Per decine e decine di persone, tutto questo è stato una presa di consapevolezza della realtà che li circondava e, dunque, un momento comune di crescita.
Up with People - Viva la Gente. Come erano negli anni 70
Il gruppo Up with people - Viva la Gente si esibisce durante la quarta puntata di Teatro 10 a Roma nel 1972.
Con piacere lascio la mia mail perché anche io ero parte del gruppo come tecnico
Waw...è passata parecchia acqua dal lontano 1970 quando anch'io fui parte di questa bellissima avventura.....ho qualche immagine da pubblicare...Dove????
Mi sono un tantino emozionato!!! Ragazzi questa è storia.
Grazie infinite Stefano per il lavoro svolto nel recupero e nella ricerca.
Spero di avere tue nuove (e di chi si ricorda ancora di me) molto presto.
Ciao a tutti.
Marco